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Il conte Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), nobile bolognese, fu generale dell'esercito asburgico, diplomatico, scienziato e cultore delle arti e delle lettere. La sua straordinaria vita, qui raccontata per la prima volta in epoca contemporanea, ha attraversato i momenti e i luoghi più importanti dell'Europa a cavallo tra Sei e Settecento, periodo cruciale per gli equilibri e i destini del continente. Gli interessi di Marsili, membro dell'Académie des Sciences di Parigi e della Royal Society di Londra, spaziarono in numerosi ambiti, dalla geologia all'archeologia, dall'idrografia alla geografia, dalla strategia militare all'astronomia. La sua curiosità scientifica, assieme al suo fervore, ai suoi slanci e ai suoi guai, compongono un ritratto di profonda umanità, del tutto inedito e appassionante, che getta una nuova luce sull'illustre bolognese, fondatore nella sua città dell'Istituto delle Scienze (in cui confluirono le sue ricchissime collezioni), di un'Accademia e di un osservatorio astronomico. Da Bologna a Venezia, da Istanbul a Vienna, da Londra ai Balcani, questa biografia, avvincente come un romanzo, rende giustizia alla figura di eclettico scienziato e instancabile viaggiatore ma anche alla copiosa produzione letteraria e scientifica di Marsili; senza trascurare gli aspetti umani che lo resero protagonista, ma anche vittima, del suo tempo.